
Il progetto
Nato durante i primi decenni del Cinquecento, il Madrigale divenne rapidamente il genere musicale più diffuso in Italia. La totale fusione tra suono e parola che lo caratterizzava rendeva il madrigale un vero e proprio nuovo idioma italiano, destinato a segnare definitivamente gli sviluppi futuri dell'arte musicale.
Eleganza senza pari, leggerezza e profondità psicologica, serenità e dramma finalmente coesistenti, il madrigale costituì l'humus dal quale nacquero e si svilupparono grandi talenti musicali e i maggiori poeti del Cinquecento: Verdelot, Rore, Palestrina, Marenzio, Wert, Luzzaschi, Gesualdo e Monteverdi furono solo alcuni tra coloro che vi si cimentarono, dandone lustro e ricevendone.
Organizzato dalla Associazione Ghimel e reso possibile dal supporto fondamentale della Fondazione Camillo Caetani, Italia mia, il madrigale italiano da Petrarca a Monteverdi è un progetto triennale che si propone come occasione particolare in cui musicisti, letterati, storici, musicologi, cantanti e strumentisti professionisti, studenti o semplici appassionati, si incontrano per studiare, discutere, analizzare e soprattutto eseguire il meraviglioso repertorio madrigalistico italiano.
Progetto di Walter Testolin
con il contributo di Paola Besutti (area musicologica)
e Giuditta Comerci (organizzazione generale)
Edizione 2020
CONCERTI
29 Settembre ore 21.00 - Tempio Valdese, Roma
Luca Marenzio: L'amoroso & crudo stile
Ensemble RossoPorpora
30 Settembre ore 21.00 - Tempio Valdese, Roma
Giaches de Wert: Qual musico gentil
Ensemble RossoPorpora
CONFERENZE
1 e 2 Ottobre - Palazzo Caetani, Roma
Giaches de Wert e Luca Marenzio: il frutto della committenza
Il madrigale dei cenacoli privati e ridotti accademici e il madrigale aristocratico delle corti di Mantova e Ferrara.